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  • Carlo Albarello

Mohamed Mbougar Sarr, La più recondita memoria degli uomini, e/0, 2022

Il romanzo vincitore del premio Goncourt, 500.000 copie in Francia, diritti venduti in 34 paesi. In libreria dal 7 settembre.




Diégane è un giovane scrittore senegalese trapiantato a Parigi, dove cerca di farsi strada nell’ambiente letterario francese e frequenta un gruppo di giovani artisti africani in cui si beve, si fa l’amore e si discute di letteratura. La sua vita subisce una brusca svolta quando, nel 2018, si imbatte nel Labirinto del disumano, un romanzo del 1938 che all’epoca ha fatto scandalo, ma che secondo Diégane è un capolavoro. Sennonché dopo lo scandalo il libro è stato tolto dal commercio e le copie distrutte, inoltre si sono perse le tracce dell’autore, un certo T.C. Elimane, anch’egli senegalese. Diégane si mette allora alla sua ricerca, o meglio alla ricerca della sua storia, che ricostruisce tramite articoli di giornale, incontri con una scrittrice d’avanguardia che vive ad Amsterdam e racconti di quest’ultima che lo portano dalla Francia sotto l’occupazione nazista, al Senegal agli albori della colonizzazione, all’Argentina nella piena fioritura culturale degli anni Sessanta mettendolo in contatto, diretto o interposto, con una girandola di personaggi, ciascuno in possesso di un frammento della storia di Elimane, che potrà concludersi, come Diégane capisce presto, solo nel Senegal odierno.


È un giallo letterario, un romanzo poliziesco in cui non c’è un detective che trova cadaveri e cerca assassini, ma un giovane scrittore che indaga sul mistero di un capolavoro e del suo autore. Ricco di inventiva, ironico e profondo, La più recondita memoria degli uomini invita a riflettere su cosa debba essere davvero scrivere e sull’importanza vitale della letteratura nella vita dell’essere umano. Traduzione dal francese di Alberto Bracci Testasecca.




Mohamed Mbougar Sarr è nato in Senegal nel 1990 e vive in Francia. Ha pubblicato quattro romanzi: Terra violata (Edizioni E/O 2019, premio Ahmadou-Kourouma e Grand Prix du roman Métis), Silence du chœur (Présence africaine 2017, premio Littérature-Monde – Étonnants Voyageurs 2018) e De purs hommes (Philippe Rey/Jimsaan 2018) e La più recondita memoria degli uomini (Edizioni E/O 2022, Premio Goncourt 2021).

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