- Carlo Albarello
Siamo tutti diversi e a volte è meglio non fare domande
Horror, fantascienza e fiaba si fondono in questi racconti di uno scrittore di rara audacia. Carmen Maria Machado, Il suo corpo e altre feste, Codice edizioni

“Cucita, ben stretta, così tutti sono felici” riferisce il ginecologo al termine dell'episiotomia ben eseguita per rasserenare il marito al termine del difficile parto della moglie narratrice. La sutura chirurgica in più è uno scherzo vigliacco nel campo di battaglia della nascita, ma è parte della violenza subita sui corpi delle donne. Il suo corpo e altre feste è il titolo della straordinaria storia della raccolta di debutto di Carmen Maria Machado, finalista nel 2017 ai National Book Awards degli Stati Uniti e in Italia grazie a Codice Edizioni. È una raccolta portentosa di otto racconti brevi, per lettori dai gusti forti, al cui interno si sviluppano altre narrazioni fantastiche. Ogni storia è indipendente l’una dall’altra e la voce che si fa carico di queste narrazioni è sempre forte e decisa.

Il libro inizia con una ragazza audace e spigliata: lascia tracce d’amore su ogni superficie e in ogni luogo, prende un bel maschio per marito, offrendogli tutta se stessa - tutto tranne il mistero che si trova sotto il nastro verde. legato con un fiocco intorno alla sua gola. “Il nastro” diventa luogo di desiderio, aggressività, eros. L'abilità di Carmen Maria Machado è di intrecciare storie comuni con esplorazioni dell'esperienza delle donne nel corso dei secoli e di sfidare la nostra lettura: “Se state leggendo questa storia ad alta voce, costringete un ascoltatore a confessare un segreto devastante, poi aprite la finestra più vicina alla strada e gridatelo più forte che potete”. Dà anche indicazioni di regia, mettendo in scena la storia. Ad esempio, per ricreare il suono di un'episiotomia, avverte: “Se state leggendo questa storia ad alta voce, date un coltello agli ascoltatori, e chiedete loro di tagliarvi la parte tenera di pelle tra l’indice e il pollice. Dopo, ringraziateli”. Nessuna delle altre sette storie è così be riuscita come questa, ma c'è passione irrefrenabile e convincente nella sperimentazione formale e nell'audacia erotica di tutti i racconti, nel gusto con cui reinventano l'orrore, la fantascienza e le fiabe. Il sesso e la morte sono i temi dominanti, con due storie che raccontano la passione sullo sfondo dell'apocalisse.
"Inventario" elenca le esperienze erotiche di una donna, dai primi sentori di desiderio nell'infanzia, attraverso i ricordi di amanti sia maschi che femmine, mentre un virus spopola il mondo e ogni possibilità di connessione fisica diminuisce. In “Le donne vere hanno un corpo”, un’esplorazione sulla moda e sui vincoli imposto dall'immagine del corpo, due giovani donne si innamorano mentre un'epidemia misteriosa fa letteralmente svanire le donne.
“Otto bocconi” è un racconto accurato sull'odio di sé e sulla chirurgia bariatrica, per il trattamento dell’obesità, con la favola promessa di una trasformazione: “Sarà doloroso. Non sarà facile. Ma dopo sarà la donna più felice del mondo”. “Particolarmente esecrabili” è un racconto complesso, sottotitolato "272 visioni di Law & Order: Unità Vittime Speciali", stralunata fantasmagoria dello show televisivo statunitense, scritta sotto forma di sinossi di episodi surreali. La manipolazione dei registri letterari da parte della Machado porta a effetti sorprendenti e stridenti, che mi permette di segnarla come scrittrice di rara audacia e di inquiete novità. - Carlo Albarello